Andrea, siciliano, nato a Messina nel 1946 e trasferito a Milano nel 1958. Sottotenente della Marina, ha lavorato per molti anni in Banca risalendo tutta la gerarchia fino a funzionario e, dal 2005, è pensionato. Da sempre trascorre le vacanze al suo paese d’origine dove, con barca e lenza si dedica alla pesca. La sua distrazione è suonare la pianola, che ha imparato da autodidatta. E’ sposato ed ha una figlia.
... ... ... , quando hai scoperto la malattia?
Due anni orsono (cioè nel 2009) mentre mi trovavo in vacanza mi sono accorto che, di tanto in tanto, mi tremava la mano destra. Al rientro dalle vacanze mi sono fatto vedere da un neurologo che mi ha detto che trattavisi di Tremore Essenziale.
La diagnosi non mi ha convinto e così mi sono rivolto ad un Centro specializzato dove ho avuto la fortuna di incontrare la dr.ssa Mancini che – dopo una visita accurata – mi ha diagnosticato la sindrome di Parkinson. La cosa più divertente per certi versi è stato il modo con cui il medico mi ha trasmesso la cruda notizia. Mi disse: preferisci il Tremore Essenziale o il Parkinson? Ingenuamente risposi che preferivo la prima delle due cose, ed invece il medico mi disse che mentre per la prima patologia non ci sono medicine specifiche, se non dei sedativi, per la seconda patologia esistono preparati ad hoc e così mi ha trasmesso una forza d’animo incredibile.
Quale è stata l’evoluzione della malattia?
Dal momento che ne sono a conoscenza non c’è stata finora una evoluzione evidente e questo mi permette di rafforzare il mio spirito. Ovviamente prendo delle capsule che mantengono la patologia sotto controllo. Con sedute di Pilates mantengo l’esercizio fisico.
E il tuo rapporto col “compagno P” ... ?
Lo vivo in modo razionale, sapendo che il futuro mi potrebbe riservare un’evoluzione della patologia in negativo; dall’altro lato lo vivo con lo spirito di chi sapendo chi è il mio “compagno” lo voglio contenere con forte animo e con estrema positività. Il resto lo affido alla volontà del Padre Eterno.