Come ha scoperto questa sua vena poetica?
L’amore per la scrittura, che non può che accompagnarsi a quello per la lettura, esiste da sempre cioè fin dalla scuola elementare quando scrissi la mia prima poesia che, se non ricordo male, era sulla befana.
Negli anni successivi, ovvero dai 12 /13 anni, ho sempre tenuto un diario. Il primo fu un regalo di mia madre su suggerimento della mia maestra che aveva intuito la mia vena di… scrittrice!
Solo intorno ai vent’anni inizia la produzione, seppur saltuaria, di poesie e racconti.
Quando ha cominciato a pubblicare e a partecipare a concorsi vincendo molti premi?
Questo è accaduto solo una ventina di anni fa, per quanto riguarda la partecipazione a concorsi letterari, perché in ogni caso non osavo far conoscere la mia segreta passione e mettermi a nudo di fronte, in primis, agli amici.
Poi i riconoscimenti ottenuti mi hanno dato quel coraggio che mi mancava
Quali sono le motivazioni che la spingono a devolvere i ricavati delle vendite delle sue raccolte ad associazioni onlus?
Non cercando né il successo né tantomeno il guadagno, ho pensato che l’ideale sarebbe stato innanzitutto coinvolgere gli amici, chiedendo loro di collaborare ed ecco quindi che c’è chi ha disegnato la copertina dei libri, chi ha scritto la prefazione, chi ha curato l’aspetto grafico e poiché il significato di questo progetto consiste anche nel mio benessere psicologico, la beneficenza non solo aiuta a stare meglio ma coinvolge altri amici che già si occupano di organizzazioni no profit
Perchè ad APM parkinson Lombardia?
Perché ho due amici che sono affetti dal morbo di Parkinson e che spero di avvicinare all’associazione in quanto sono rimasta molto colpita dalle interessanti, diversificate e generose iniziative e perché mi ha permesso di riallacciare l’amicizia con Francesca, una compagna della scuola media
Maria Gabriella Colombini, laureata in lettere moderne è nata e vive a Milano