L'attore americano Michael J.Fox, da sempre in prima linea nella lotta contro la MdP perchè colpito lui stesso in età molto giovane, attraverso la sua fondazione scopre un nuovo metodo per la diagnosi precoce della malattia.
Un nuovo studio, finanziato anche dalla fondazione dell'attore Michael J. Fox, ha scoperto una nuova tecnica per la diagnosi precoce della MdP, attraverso l'identificazione di accumuli proteici anomali.
Questa metodo riconosce anche quantità molto piccole di aggregati mal ripiegati della proteina α-sinucleina, rilevando quindi con precisione le persone affette dalla malattia, quelle con sintomi precoci non motori, e quelle a rischio.
L'identificazione in anticipo della malattia è molto importante perchè si possono scegliere i migliori trattamenti per i gruppi di pazienti, ed effettuare altri studi clinici su specifici sottogruppi. Infatti molti pazienti affetti da disturbi non motori ma tipici della MdP a cui non era stata diagnostica la malattia, sono stati analizzati con questa tecnica e hanno ricevuto la diagnosi nell'88% dei casi.
Lo studio dimostra che è possibile rilevare la proteina mal ripiegata anche prima che si verifichino i danni cerebrali osservati tramite gli altri esami specifici sul cervello.
Sono comunque ancora in corso altri test per confermare la validità della ricerca, che presenta anche alcune limitazioni nel suo utilizzo, ma si può considerare come un altro tassello che si aggiunge alla strada verso la sconfitta della MdP.
Fonte: “Corriere della Sera - Milano" - Redazione Salute