Lucilla Bossi
Un giorno vale una vita
Mondadori, 2013
"Un giorno di molti anni fa ho incontrato il Male: sembrava poca cosa, appena un leggero impaccio alla mano. E invece... malattia di Parkinson giovanile.
Avevo trentasei anni e trentanove al momento della diagnosi.
Ho 'dato fuori di matto' e ho fatto un mucchio di sciocchezze - proprio non ne volevo sapere!
Eppure, eccomi qua, ventisei anni più tardi, con due elettrodi piantati nel cervello e due batterie sotto la pelle ma VIVA, fuori dal letto e in piedi."
Lucilla Bossi è nata sotto una buonissima stella.
Una lunga via crucis che però ha avuto il merito di guidarla inconsapevolmente al centro più profondo del suo essere.
Molto spesso i malati di Parkinson sembrano persone depredate dell'anima.
Le spire della malattia li trasformano in gusci vuoti e tremanti, privi di quella scintilla vitale che sta nascosta dentro di noi.
Lucilla Bossi non è riuscita ovviamente a debellare la malattia, ma si è tenuta l'anima.
Da quasi trent'anni convive con il Male, ma ha scoperto la gioia di essere al mondo e ne assapora ogni istante e ogni sfumatura.
La sua è una storia di dolore e di gioia, di disperazione e di entusiasmo, di crolli e di resurrezioni.
Una storia esemplare e verissima, che dimostra come il "pensare positivo" può alleviare il fardello di una malattia incurabile.
L'incontro è stato molto emozionante grazie alla partecipazione di tanti che, con domande e considerazioni molto personali, hanno sottolineato l'apprezzamento per l'iniziativa letteraria. Il libro di Lucilla è un'opera che tutti dovrebbero leggere, perché va ben oltre l'esperienza di una persona con Parkinson e abbraccia tanti aspetti fondamentali dell'esistenza umana.
Oltre a Lucilla Bossi, presidente di Parkinson Italia ONLUS, sono intervenuti la Dr.ssa Maria Giovanna Farina (consulente filosofico e filosofa), il Prof. Tommaso Caraceni (neurologo, primario emerito Istituto Neurologico Besta), il Prof. Carlo Vergani, (geriatra, Università degli Studi di Milano) e Luciana Savignano, per molti anni prima ballerina étoile del Teatro alla Scala di Milano, amica e collega di Lucilla Bossi, nonché "testimonial" di Parkinson Italia ONLUS.