E’ da prima delle vacanze estive che abbiamo pensato di affiancare alle attività dell’Associazione un ulteriore momento di aggregazione che ci unisca e ci faccia sentire ancora di più “gruppo”.
Solo da ottobre ci siamo sentiti pronti per partire e proporre questa nuova esperienza così come l’abbiamo pensata e iniziata. I
l metodo adottato è stato quello di scegliere un romanzo da leggere individualmente a casa dandoci un tempo (da due o più settimane a seconda della complessità dello scritto) e poi incontrarci per esprimerci sul significato che ognuno di noi ha dato e ricevuto da quanto letto e eventualmente, per chi se la sente, una relazione scritta per riaverne memoria.
Nella discussione l’interesse si è concentrato sui temi dell’ambiente, del futuro, della robotica e dell’intelligenza artificiale ma siamo partiti da lontano e qualcuno di noi ha proposto Ray Bradbury con le sue “Cronache marziane” che è stato subito accolto forse anche per dare al nostro neo-nato gruppo un significato più simbolico che rimanda agli uomini libro di “Fahrenheit 451”. Così abbiamo scoperto, come ci dice l’autore, che non è un romanzo di fantascienza ma appartiene al mito e Marte, dove è ambientato, da pianeta da colonizzare diventa il pianeta dell’immaginario americano dove vengono riversati i sogni, i desideri di conquista e le aspettative in un mondo nuovo da costruire dopo aver distrutto quello vecchio.
Alcuni di noi vi hanno visto una serie di racconti separati alcuni dei quali trasmettono un messaggio molto forte e ritenuto non condivisibile, altri hanno visto il romanzo come un tutt’uno e in questo vi si sono identificati, ma tutti abbiamo partecipato alla discussione e dato il nostro contributo esprimendo quello che lo scritto ha suscitato.
Alla fine dell’incontro abbiamo deciso di passare dalla fantascienza ai problemi più complessi del rapporto ambiente-società leggendo, per venerdì 10 marzo, il libro di Amitav Ghosh, “La maledizione della noce moscata, parabole per un pianeta in crisi”, Neri Pozza, i Colibrì, 2022.
Questo libro ci riporta al tema della memoria storica che prende in considerazione uno dei tanti genocidi da non dimenticare (come ci ha invitato a fare Liliana Segre) collegandolo al presente.
Come è scritto in quarta di copertina “…L’odierna crisi climatica, demografica e sociale non è, infatti, estranea all’ordine geopolitico inaugurato dai colonizzatori del Primo mondo… in cui la natura esiste solo in quanto risorsa da sfruttare e non come entità viva, autonoma e densa di significato.”
Amitav Ghosh è definito uno dei più grandi scrittori indiani e vive attualmente tra Calcutta e New York.
Marisa Riffaldi